lunedì 12 settembre 2011

EL camino de Fisterra: Santiago-Negreira-Olveira-Fisterra

Dopo la grande festa a Santiago l'addio. L'addio a chi e con chi si sono condivisi 30 giorni, persone che non verranno mai dimenticate, per un motivo o per un altro. Amici con cui si e' condiviso tutto: la propria vita passata, le speranze, i dolori, il cibo, il letto, lo shampoo, le creme, gli antidolorifici....insomma le cose piu' disprate. IO e Veronica partiamo dopo il brunch tutti insieme. Le uniche due ad esser tornate pellegrine. Ci aspettano 22 km sotto il sole battente, ma sappiamo che la maggior parte della via e' all'ombra dei boschi della Galicia e sappiamo che non saranno affollati come gli ultimi 100 km del Cammino.
Tante lacrime, cosi' ricomincia il nostro cammino. NOn ci voltiamo, sappiamo che vedere gli amici e la cattedrale di Santiago dietro di noi e' una visione per ora intollerabile.
Iniziamo a salire per il monte dietro Santiago e  una volta in cima, una volta superato il Cammino Medievale ci voltiamo: la cattedrale e' i' alle nostre spalle . Per la prima volta. E' una strana sensazione, come se si fosse chiuso per sempre un capitolo della mia vita. La giornata trascorre camminando, nella stanchezza, nella calura del pomeriggio d'Agosto (il 28). Tra i ricordi e le lacrime passiamo 5 ore a camminare e arriviamo a Negreira. Il paese non e' un gran che , la stanchezza e' tanta, ma incontriamo Andrea e Anna e ceniamo con loro. Si va' a letto presto, sfinite sapendo che il giorno dopo ci aspettano 33 km. Il secondo giorno e' durissimo: pare che la testa abbia detto al corpo sei arrivato a Santiago la META ora non dovrai piu' soffrire. Balle. Sono i 33 km piu' lunghi di tutto il Cammino, sembrano non finire mai. I paesaggi sono bellissimi, ma mancano fontan e siamo costrette a chiedere dell'acqua ad una signora che lavava i panni in giardino. L'anziana ci accoglie volentieri, ci da' acqua e inizia a parlarci Gallego capiamo pochissimo , ma sorridiamo, lei sorride e dopo averci dato l'acqua ci saluta  e ci augura Il solito Buen Camino! Dopo 7 ore e mezza arriviamo a Olveira un paesino favoloso tutto in pietra, con le costruzioni che servivano come porta vivande tipiche della Galicia. Bello anche l'albergue rivediamo Andrea e Anna ci facciamo una pasta e poi via a letto perche' siamo morte! Il giorno seguente 35 km FISTERRA.


Ci alziamo ringalluzzite, come se la stanchezza fosse volata via. Iniziamo a camminare di buona lena alle 5,30 e saliamo, saliamo, saliamo per ore fino a  quando ad un certo punto: IL  MARE. Purtroppo il tempo era infame, ma vedere il mare per la prima volta e' un'emozione. NOn solo perche' lo vedi da una monte che hai appena scalato, ma perche' penso che dopo tutto, piu' d un mese prima hai cominciato a camminare dai Pirenei francesi.......e' inutile non ci sono parole.
Sappiamo che e' ancora lunga prima di Fisterra e lo e'. Alla fine arriviamo verso le 13,30 siamo a Fisterra dove incontriamo tutti gli altri italiani: Sergio, Batta, Il Pota, Franceschina, il Dede, Linda, Camilla, Alessandro, Deborah e suo marito. Ci si organizza per la cena tutti insieme. Pero' prima di tutto io e Veronica dobbiamo ancora arrivare al Faro: ci sono ancora ben 3,5 km prima di arrivarci. POsiamo lo zaino, prendiamo su solo la roba che volgiamo bruciare ( con la pioggia battente dubitiamo di riuscire a bruciare alcunche', ma ci tenteremo). Facciamo i 3 km e mezzo quasi in silenzio, stanchissime. Arriviamo al faro, al mare aperto. Devo dire la verita' per me non e' stata un'emozione enorme, ho trovato piu' bello vedere il mare dall'alto. CErto vedere la pietra con la concha che dice Km 0.00 quella si' e' un'emozione. Ce l'abbiamo fatta. Siamo arrivate. IL nostro Cammino e' finito.

sabato 10 settembre 2011

El Camino Pedrouzo- SANTIAGO

Eccoci. In realta' sono a arrivata a Santiago il 26 Agosto verso le 11 di mattina. Priam di scrivere questo post  ho dovuto far riposare le membra, ma soprattutto l'animo. E' inutile che io stia qui a descrivere e cercare di spiegare l'emozione, la paura del dopo, del domani e quel senso di vuoto quel senso che ti fa domandare: e domani? Cosa faro' senza camminare per almeno 5 ore?!?!?!?! Lemozione si inizia a provare scendendo il Monte Gozo a  5 Km da SAntiago. L'ultima tappa l'abbiamo camminata tutti insieme i primi 15 km ognuno al proprio ritmo con la consapevolezza che l'appuntamento sarebbe stato al MOnte Gozo. Ci siamo ritrovati li' , le foto di rito, l'ultimo sello pirma di Santiago e poi la discesa verso le porte della citta'. Gli ultimi 5 km non sono belli, sono le porte di Santiago, la parte uova semi industriale. Arrivati al cartello Santiago sono iniziate le lacrime...silenziose. Ognuno di noi camminava in silenzio, singolo, pensando probabilmente tutti alla stessa cosa. Abbiamo
camminato per 800 km insieme, un mese intero on the road. Ci siamo conosciuti, abbiamo condiviso ansie, gioie, dolori, storie, emozioni, pianti, musica, interessi, risate. E' difficile poteer descrivere il senso di "camerata" che si e' creato soprattutto negli ultimi 10 giorni i piu' duri dal punto di vista sia fisico che morale. Dal punto di vista fisico perche' tendiniti e vesciche raggiungono per alcuni il culmine, dal punto di vista morale perche; hai laconsapevolezza che fra poco tutto finira' e la realta' sara' li' ad aspettarti.
C'e' anche gioia nel camminare in Santiago, la gioia di chi ce l'ha fatta, la gioia di chi ha vinto il dolore fisico, la gioia di chi ha resistito. Tanti compagni ci hanno lasciato durante il cammino: acciacchi e lavoro. Eppure anche loro sono con noi.
Non dimentichero' mai gli ultimi metri, lo scendere la scalinata che ti porta nella piazza di fronte alla cattedrale, il suonatore di cornamusa sotto al portico e poi....LA CATTEDRALE. Immensa, alta, austera si staglia verso l'alto e sembra giudicarti piu' che darti il benvenuto. E'' meravigliosa la prima volta che la guardi e poi le lacrime che ora scendono non piu' silenziose, ma accompagnate dai singhiozzi. Neppure me ne ero resa conto. E  mi rendo conto che, come me, tantissimi dei miei compagni di avventura stanno piangendo, qualcuno come me disperato. Passiamo almeno 20 minuti di fronte alla cattedrale ad abbracciarci, salutarci ( alcuni di noi ripartiranno la sera stessa).
Per il week end in 6 abbiamo affittato un appartamento: io, Vero, Sonia, Pedro, Eduardo e Jose'. Altri amici hanno affittato appartamenti l'appuntamento e' alle 21,30 in p.za per cominciare la fiesta!!! Si va' a pranzare da Manolo, istituzione per i pellegrini a Santiago : porzioni abbondanti, cibo buono e varieta' nel menu' del pellegrino. Noi ragazze dopo il pranzo andiamo a fare shopping per la prima volta dopo un mese saremo donne, non saremo piu' pellegrine.
Un week end magnifico. Un venerdi' indimenticabile.  Un week end di PURO MIEDO (ja ja ja). Poi come tutte le favole tutto finisce. La domenica ci si saluta e io e Vero partiamo in mezzo alle lacrime per Finisterre.
E; incredibile ho camminato per 800 km e dopo due giorni sono di nuovo in marcia per affrontarne ancora 95.

venerdì 2 settembre 2011

EL Camino Day 29 Ribadisio - Pedrouzo




La consapevolezza della fine e' vicina. Ancora una volta io e Pedro abbiamo camminato parte della giornata insieme a parlare, a ridere e nel silenzio della nostra marcia. A pedrouzo finalmente sis ente l'energia positiva di quello che si dovra' affrontare domani: l'ultimo sforzo. Tutto il gruppo si e' riunito, io ho cucinato pr cena, gli italiani hanno deciso di proseguire per SAntiagoe  evederese avrebbero raggiunto Jesus e Mose'. A Pedrouzo finalmente trovo un'estetista e via di ceretta!!!!!! Noi ragazze già' pregustiamo la giornata di domani di shopping, di trucco per poi uscire insieme la sera, per far baldoria per festeggiare e salutarci. Il tempo non e' dei migliori piove, ma sappiamo che domani ci sarà' il sole e quindi non ci lamentiamo. La giornata passa tranquilla,, tra il cucinare, la spesa, l'estetista, un po' di riposo. Posi cenerà tutti insieme, sono riuscita a fare anche la crema pasticcerà per la felicita' di tutti.  Dopo cena si inizia a festeggiare a ridere a bere un liquore a parlare……Si fa tardi per la prima volta in tutto il cammino, ci si sposta nei letti dopo le undici ( orario proibitivo considerata la sveglia alle 4,30!!!!). SOno in camera con Pedro che dorme sul letto sora al mio, di fianco Jose' e RAul e dietro Amaya e Kim. MI mancherà' dormire in camerata anche se sono sicura che dormirò' meglio. Domani ci aspetta l'ultimo sforzo e poi , dicono, l'emozione della Cattedrael di SAntiago. Abbiamo prenotato un appartamento in centro a SAntiago: Io, Veronica , Sonia, Jose', Eduardo e Pedro. Siamo tutti pronti ad un week end di delirio.

El Camino Day 28 Palais de Rei - Ribadisio




Giornata memorabile. Ho camminato tutto il giorno con Pedro, persona splendida con la sua storia, le sue preoccupazioni. Siamo due anime affini per certi versi e per altri completamente differenti, ma abbiamo gli stessi valori e questo e' importante. Siamo tutti e due doloranti a causa della tendinite e quindi ci facciamo forza a vicenda. Il cammino era tutto in mezzo ai boschi, una meraviglia. Ci siamo poi fermati in questo piccolo paradiso con un rio e un ostello in pietra veramente prezioso: Ribadisio (RIbadiso da Baxio). Sono stanca sia fisicamente che moralmente, ho ormai la consapevolezza che in 2 giorni saremo a Santiago e  la cosa non mi piace per nulla. Mille domande si accumulano nel mio cervello: cosa faro' dopo? A tanti il cammino da' risposte, a me in realtà'; di risposte vere e proprio non ne ha date….anzi….forse mi ha fatto venire qualche dubbio in più' pero' e' riuscito a regalarmi speranza. IN questa tappa mi sono ricongiunta anche con gli italiani, mentre Jesus e Mose' ci hanno lasciati proseguendo per Santiago dato che non hanno più' tempo. LAsciarli e' stato triste…abbiamo cantato la Canzone del Sole per l'ultima cvolta mentre loro si allontanavano…..il Cammino da e il cammino toglie.



El Camino Day 28 Portomarin - Palais de Reis




Giornata uggiosa in tutti i sensi, sia dal punto di vista morale che dal punto di vista atmosferico. In 3 giorni saremo a Santiago, no mi sembra vero. oggi abbiamo camminato io e gli spagnoli quasi tutti insieme, gli italiani purtroppo hanno reps il bus per Melide, mi auguro di poter entrare in Santiago con loro, soprattutto con Betta….vedremo. Ho stretto amicizia con gli spagnoli e ne sono felce, non solo perché; parlo spagnolo tutto il tempo, ma perché; sono personaggi interessanti. Forse, se avrò' tempo passero' a trovare Ezechiel a  Barcellona prima di rientrare a casa. Domani sono altri 27 km che per me saranno duri dato che  due mignoli hanno ricominciato a sanguinare……ormai i tendini infiammati sono 2 quindi le caviglie dolgono più' o meno nello stesso modo, ma i mignoli sono il dolore più' lancinante, di quelli che ti colpiscono ad ogni passo come una coltellata nella carne E' un dolore difficile da descrivere anche perché; dopo così tanti giorni impari a conviverci che ti piaccia o no. Le emozioni si susseguono rapidissime, rima la felicita' nel pensare che ho camminato per più' di 700 km per 28 gg consecutivi e poi subentra la tristezza non solo per la consapevolezza di abbandonare il gruppo, ma anche per la certezza del nulla che viene dopo e la certezza che tutto questo camminare ti mancherà' e lascerà' un vuoto incolmabile. Io sono fortunata. Dopo il Camino potrò' ancora camminare per km o per ore se lo volessi perché in realtà' il mio viaggio, quello personale,  non e' ancora finito. Oggi ho fatto pochissime fotografie, un po' perché; il paesaggio non era dei migliori considerata la nebbia e la pioggia. Siamo a PAlais de REi, il gruppo si sta ricompattando, l'idea e' quella di camminare tutti e 20 gli ultimi km tutti insieme. Letamente e fare il nostro ingresso a Santiago e piangere, ( come tutti) di fronte alla cattedrale.

El Camino Day 23-27 Molinaseca - Pereje- O'Cebreiro - Samos - Portomarin



Amo la Galicia. Scrivo tutte queste giornate insieme perché la stanchezza ha prevalso oltre a non avere disponibilità' di rete. Siamo passati dal Bierzo alla Galicia e l'adoro. I paesaggi sono da fiaba assoluta, boschetti, rii, uccelli, pascoli salite e discese continue. Mentre salivo per O' Cebreiro e per SAmos pensavo che da un momento all'altro mi sarebbe spuntata Heidi con Peter dal primo pascolo e poi il Nonno con del formaggio. Purtroppo non si sono materializzati. Soprattutto il nonno col formaggio….NOn ci sono parole per descrivere questi ultimi giorni, a parte la fatica di camminare più' di 30 km al giorno ormai ho abbandonato gli Italiani, purtroppo abbiamo un modo di vivere il Cammino molto differente e questo ci porta alla divisione. Sono sicura che li vedrò' a Santiago e eco oro festeggerò', ma oramai sono sempre in giro con gli spagnoli. 
Per capire quanto sia meravigliosa questa regione dovete vedere le fotografie anche se, come dicevo non ci sono parole per descrivere le situazioni, i luoghi, le persone che ho incontrato. Sembra un sogno che fra 4 gg sia tutto finto. Ora siamo a Portomarin, un posto in realtà' senza carattere, che mi piace poco con un albergue enorme con tanta gente nuova. Piove, mi sembra di essere tornata ad un mese fa' al tempo di S. Jean, ma purtroppo so che quei giorni sono lontani Mi fanno male le gambe ho una brutta tendinite che sto curando, ma so che domani saranno 26 km faticosi. Ma soprattutto inizia  a pesare il cuore , a sapere che fra 4 gg dovrò' salutare tutti, sapere che fra 4 gg mi sveglierò' chiedendomi che cosa faro' anziché' camminare……



El Camino Day 21 Astorga -Rabanal del Camino




finalmente un cammino vero e proprio non più' carretera , ma degli scorci magnifici il paesaggio che cambia i profumi….la provincia leonessa….e poi i paesini piccoli, fioriti grazie ai pellegrini, con ancora le case tipiche in pietra. Ci siamo fermati a Rabanal del Camino, un paesino molto tipico, bellissimo con il Monastero di Irago dei Monaci Benedettini. Abbiamo deciso di fermarci qui non solo perche' Eduardo, veterano del Camino ci ha detto che ne valeva la pena ma soprattutto perché' sapevamo che i monaci Benedettini cantavano i canti gregoriani durante i Vespri e la completa della sera. Bellissimo. Non sono mai stata tanto in chiesa e a pregar come durante questo CAmmino. NOn sono molto religiosa, non sono mai stata praticante, ma in qualche modo il cammino ti avvicina alla fede o comunque ti avvicina a qualcosa di più' alto, di misterioso. Oramai il gruppo e' affiatato e già' si parla dell'ultima tappa , gli ultimi 20 km che faremo tutti insieme. A pensarci viene il magone, a pensare che fra una settimana tutto questo sarà' finito. Ma per ora voglio godermi ogni minima emozione e quindi non ci penso.