mercoledì 9 novembre 2011

Cartagena de Indias. Colombia

E' più' di un mese che vivo in Cartagena de Indias Colombia. Sono venuta qui per venire a trovare mio padre e per studiare per diventare Istruttore di sub. Ora sono quasi dive master l'esame e il corso per istruttori sarà' il 10/11 Dicembre……dopo di che chissà'. La Colombia e' strana o quanto meno me la immaginavo diversa. Per certi versi, mi sembra di stare in Cina il che, per chi mi conosce sa benissimo che non e' la cosa migliore. Eppure e' un paese moto latino, le persone sono tipicamente mediterranee, qui tutto e' caotico eppure ha il suo fascino. Il fascino di ospitare razze differenti il fascino di essere così; simile e così' diversa dall'Europa, il fascino della vita vissuta "alla giornata", con calma con peretta come si dice qui. Le mie giornate sono molto tranquille: mi alzo all'alba, corro, studio, vado a  fare immersioni, cucino. Il mio istruttore (Fernando) e' diventato un buon amico ( che perché' passiamo insieme gran parte della giornata) e così' la coppia proprietaria della Scuola e l'altro istruttore (Daniel). Mi piace questa vita scandita solo studio e dallo sport. 


E' dura studiare tutto in spagnolo anche perché prima di arrivare qui lo parlavo molto poco….diventare Dive master e' un gran lavoro. MI piace un sacco insegnare alla gente come fare immersioni, essere circondata da persone sorridenti e poi il mare, il sole, la vita subacquatica. Che abbia trovato la mia via? Che finalmente stia imboccando il cammino giusto? Di sicuro non si diventa miliardari facendo l'istruttore di sub pero' e' uno stile di vita che mi attrae, che mi rende felice. 

It is more than a month that I live in Cartagena de Indias in Colombia. I came here to visit my father and to study to become a Diving Instructor. I am almost done with all the exams of the Dive Master Course and the Instructor Exam will be on December 10/11 and then who knows. Colombia it is  avery strange place or at least I imagine it very different. In so many ways it reminds me of China that for who really knows me it is not  surprise, it does not make me very enthusiastic. But it is a LAtin country, and the people are great, they are so Mediterranean, here everything is chaotic, and that is what it makes it so appealing. The beauty of hosting so many different cultures the beauty of being so different , but at the same time so similar to Europe, the beauty of living one day at the time, living slowly, with pereca as they call it. My days are running nicely: I wake up very early, I run, I study, I dive, I cook. My instructor (Fernando) is a great guy and he became a good friend ( probably coz we spend so much time together) And so is the couple that run the Diving Centre and Daniel the other Instructor.

 I love this life beated by study and sport. It is hard to study everything in Spanish considering that before coming here I was barely speaking it….becoming a Dive Master is hard work. I love teaching people to dive, being surrounded by smiling people that love the sea, the sun, the submarine life. Could have I possibly found my way? Sure you do not become a millionaire teaching diving, but for sure it is a life style that i adore……

lunedì 10 ottobre 2011

Dopo il Cammino di Santiago: Vigo, Madrid, Barcellona e Pala de Mallorca/After the Camino: Vigo, Madrid, Barcelona and Pala de Mallorca

Sono tantissime le emozioni e le cose che si provano dopo il cammino di Santiago. La prima penso sia tanta confusione e nostalgia per quella calma che il Cammino di ha saputo infondere. 
Dopo il Cammino io e Veronica ci siamo spostate a Vigo e poi a  Madrid e Barcellona per vedere amici sparsi per la spagna. A Vigo: Miguel, a Madrid in realta' nessuno, ma e' stata una tappa obbligatoria dato che non c'erano piu' posti sui bus Vigo-Barcellona. e poi Barcellona per quanto mi riguarda per andare a trovare Ezekiel.
Vigo e' splendida sul mare, pulita, ma faceva freddino. Quando invece ci siamo spostate a Madrid panico: quanta gente, quanto caos......di nuovo nella civilta' non piu' pellegrine......abbiamo fatto un tour a piedi guidato nell'unica mattina che stavamo a Madrid. Bella citta', ma Barcellona e' tutta un'altra storia. 

Barcellona mi ha incantata forse perche' l'ho girata con Ezekiel che e' una persona molto particolare a cui piacciono cose particolari....9 ore di giro a piedi da una parte all'altra di Barcellona. Fantastico.
Dopo Barcellona Palma de Mallorca, il meritato descanso, rilassarsi nelle spiagge di Pala, girare il centro, ammirare l'architettura coloniale e vivere con Adriana, un'amica del Cammino Argentina. 10 giorni al di fuori di tutto , al di fuori del mondo per poi lasciare la Spagna, tornare a casa e ritornare alla quasi-realta', Gia' perche' dopo una settimana a casa eccomi ripartire per la Colombia, per studiare Spagnolo, ma soprattutto per studiare Per diventare Dive Master e Istruttore di sub. Una nuova avventura, con ancora quella confusione e quell'incertezza del dopo. Gia' , perche' diciamocelo, non so ancora cosa farne della mia vita.


There are so many different feelings and emotions that someone feels after el Camino de Santiago. The first one, the strongest one is confusion and nostalgia of the peace that only el Camino can give you.
After the Camino Veronica and I decided to travel a bit around Spain to go and visit some friends: Vigo, Madrid, Barcelona and then I went to Palma de Mallorca as well. 
Vigo to vista Miguel . Vigo is great, clean , the sea s crystal blue, but it was a bit cold. Then MAdrid..actually we raveled here coz there were no seats on the buses from Vigo to Barcelona. We joined  a walk tour around the city, it is a very nice city , but not as great as Barcelona. I visit Ezekiel there and I do not know probably coz he is such  peculiar person I loved walking for hours with him in the most amazing and unknown streets of Barcelona. Fantastic.
After Barcelona Palma de Mallorca for resting. 10 amazing days in this beautiful island , walking in the centre, admiring the architecture, swimming and living with Adriana an Argentinian friend from the Camino. Those were resting amazing days before jumping back to my almost reality at home. I spent one week at home and then I flew to Colombia to start studying Spanish and most of all to study for the Certificates that will make me a Dive master and then a Diving Instructor. A new adventure, but still with that confusion and uncertainty of what will be next. Yup, coz to be honest, I still have no clue of what I will do with my life….


lunedì 12 settembre 2011

EL camino de Fisterra: Santiago-Negreira-Olveira-Fisterra

Dopo la grande festa a Santiago l'addio. L'addio a chi e con chi si sono condivisi 30 giorni, persone che non verranno mai dimenticate, per un motivo o per un altro. Amici con cui si e' condiviso tutto: la propria vita passata, le speranze, i dolori, il cibo, il letto, lo shampoo, le creme, gli antidolorifici....insomma le cose piu' disprate. IO e Veronica partiamo dopo il brunch tutti insieme. Le uniche due ad esser tornate pellegrine. Ci aspettano 22 km sotto il sole battente, ma sappiamo che la maggior parte della via e' all'ombra dei boschi della Galicia e sappiamo che non saranno affollati come gli ultimi 100 km del Cammino.
Tante lacrime, cosi' ricomincia il nostro cammino. NOn ci voltiamo, sappiamo che vedere gli amici e la cattedrale di Santiago dietro di noi e' una visione per ora intollerabile.
Iniziamo a salire per il monte dietro Santiago e  una volta in cima, una volta superato il Cammino Medievale ci voltiamo: la cattedrale e' i' alle nostre spalle . Per la prima volta. E' una strana sensazione, come se si fosse chiuso per sempre un capitolo della mia vita. La giornata trascorre camminando, nella stanchezza, nella calura del pomeriggio d'Agosto (il 28). Tra i ricordi e le lacrime passiamo 5 ore a camminare e arriviamo a Negreira. Il paese non e' un gran che , la stanchezza e' tanta, ma incontriamo Andrea e Anna e ceniamo con loro. Si va' a letto presto, sfinite sapendo che il giorno dopo ci aspettano 33 km. Il secondo giorno e' durissimo: pare che la testa abbia detto al corpo sei arrivato a Santiago la META ora non dovrai piu' soffrire. Balle. Sono i 33 km piu' lunghi di tutto il Cammino, sembrano non finire mai. I paesaggi sono bellissimi, ma mancano fontan e siamo costrette a chiedere dell'acqua ad una signora che lavava i panni in giardino. L'anziana ci accoglie volentieri, ci da' acqua e inizia a parlarci Gallego capiamo pochissimo , ma sorridiamo, lei sorride e dopo averci dato l'acqua ci saluta  e ci augura Il solito Buen Camino! Dopo 7 ore e mezza arriviamo a Olveira un paesino favoloso tutto in pietra, con le costruzioni che servivano come porta vivande tipiche della Galicia. Bello anche l'albergue rivediamo Andrea e Anna ci facciamo una pasta e poi via a letto perche' siamo morte! Il giorno seguente 35 km FISTERRA.


Ci alziamo ringalluzzite, come se la stanchezza fosse volata via. Iniziamo a camminare di buona lena alle 5,30 e saliamo, saliamo, saliamo per ore fino a  quando ad un certo punto: IL  MARE. Purtroppo il tempo era infame, ma vedere il mare per la prima volta e' un'emozione. NOn solo perche' lo vedi da una monte che hai appena scalato, ma perche' penso che dopo tutto, piu' d un mese prima hai cominciato a camminare dai Pirenei francesi.......e' inutile non ci sono parole.
Sappiamo che e' ancora lunga prima di Fisterra e lo e'. Alla fine arriviamo verso le 13,30 siamo a Fisterra dove incontriamo tutti gli altri italiani: Sergio, Batta, Il Pota, Franceschina, il Dede, Linda, Camilla, Alessandro, Deborah e suo marito. Ci si organizza per la cena tutti insieme. Pero' prima di tutto io e Veronica dobbiamo ancora arrivare al Faro: ci sono ancora ben 3,5 km prima di arrivarci. POsiamo lo zaino, prendiamo su solo la roba che volgiamo bruciare ( con la pioggia battente dubitiamo di riuscire a bruciare alcunche', ma ci tenteremo). Facciamo i 3 km e mezzo quasi in silenzio, stanchissime. Arriviamo al faro, al mare aperto. Devo dire la verita' per me non e' stata un'emozione enorme, ho trovato piu' bello vedere il mare dall'alto. CErto vedere la pietra con la concha che dice Km 0.00 quella si' e' un'emozione. Ce l'abbiamo fatta. Siamo arrivate. IL nostro Cammino e' finito.

sabato 10 settembre 2011

El Camino Pedrouzo- SANTIAGO

Eccoci. In realta' sono a arrivata a Santiago il 26 Agosto verso le 11 di mattina. Priam di scrivere questo post  ho dovuto far riposare le membra, ma soprattutto l'animo. E' inutile che io stia qui a descrivere e cercare di spiegare l'emozione, la paura del dopo, del domani e quel senso di vuoto quel senso che ti fa domandare: e domani? Cosa faro' senza camminare per almeno 5 ore?!?!?!?! Lemozione si inizia a provare scendendo il Monte Gozo a  5 Km da SAntiago. L'ultima tappa l'abbiamo camminata tutti insieme i primi 15 km ognuno al proprio ritmo con la consapevolezza che l'appuntamento sarebbe stato al MOnte Gozo. Ci siamo ritrovati li' , le foto di rito, l'ultimo sello pirma di Santiago e poi la discesa verso le porte della citta'. Gli ultimi 5 km non sono belli, sono le porte di Santiago, la parte uova semi industriale. Arrivati al cartello Santiago sono iniziate le lacrime...silenziose. Ognuno di noi camminava in silenzio, singolo, pensando probabilmente tutti alla stessa cosa. Abbiamo
camminato per 800 km insieme, un mese intero on the road. Ci siamo conosciuti, abbiamo condiviso ansie, gioie, dolori, storie, emozioni, pianti, musica, interessi, risate. E' difficile poteer descrivere il senso di "camerata" che si e' creato soprattutto negli ultimi 10 giorni i piu' duri dal punto di vista sia fisico che morale. Dal punto di vista fisico perche' tendiniti e vesciche raggiungono per alcuni il culmine, dal punto di vista morale perche; hai laconsapevolezza che fra poco tutto finira' e la realta' sara' li' ad aspettarti.
C'e' anche gioia nel camminare in Santiago, la gioia di chi ce l'ha fatta, la gioia di chi ha vinto il dolore fisico, la gioia di chi ha resistito. Tanti compagni ci hanno lasciato durante il cammino: acciacchi e lavoro. Eppure anche loro sono con noi.
Non dimentichero' mai gli ultimi metri, lo scendere la scalinata che ti porta nella piazza di fronte alla cattedrale, il suonatore di cornamusa sotto al portico e poi....LA CATTEDRALE. Immensa, alta, austera si staglia verso l'alto e sembra giudicarti piu' che darti il benvenuto. E'' meravigliosa la prima volta che la guardi e poi le lacrime che ora scendono non piu' silenziose, ma accompagnate dai singhiozzi. Neppure me ne ero resa conto. E  mi rendo conto che, come me, tantissimi dei miei compagni di avventura stanno piangendo, qualcuno come me disperato. Passiamo almeno 20 minuti di fronte alla cattedrale ad abbracciarci, salutarci ( alcuni di noi ripartiranno la sera stessa).
Per il week end in 6 abbiamo affittato un appartamento: io, Vero, Sonia, Pedro, Eduardo e Jose'. Altri amici hanno affittato appartamenti l'appuntamento e' alle 21,30 in p.za per cominciare la fiesta!!! Si va' a pranzare da Manolo, istituzione per i pellegrini a Santiago : porzioni abbondanti, cibo buono e varieta' nel menu' del pellegrino. Noi ragazze dopo il pranzo andiamo a fare shopping per la prima volta dopo un mese saremo donne, non saremo piu' pellegrine.
Un week end magnifico. Un venerdi' indimenticabile.  Un week end di PURO MIEDO (ja ja ja). Poi come tutte le favole tutto finisce. La domenica ci si saluta e io e Vero partiamo in mezzo alle lacrime per Finisterre.
E; incredibile ho camminato per 800 km e dopo due giorni sono di nuovo in marcia per affrontarne ancora 95.

venerdì 2 settembre 2011

EL Camino Day 29 Ribadisio - Pedrouzo




La consapevolezza della fine e' vicina. Ancora una volta io e Pedro abbiamo camminato parte della giornata insieme a parlare, a ridere e nel silenzio della nostra marcia. A pedrouzo finalmente sis ente l'energia positiva di quello che si dovra' affrontare domani: l'ultimo sforzo. Tutto il gruppo si e' riunito, io ho cucinato pr cena, gli italiani hanno deciso di proseguire per SAntiagoe  evederese avrebbero raggiunto Jesus e Mose'. A Pedrouzo finalmente trovo un'estetista e via di ceretta!!!!!! Noi ragazze già' pregustiamo la giornata di domani di shopping, di trucco per poi uscire insieme la sera, per far baldoria per festeggiare e salutarci. Il tempo non e' dei migliori piove, ma sappiamo che domani ci sarà' il sole e quindi non ci lamentiamo. La giornata passa tranquilla,, tra il cucinare, la spesa, l'estetista, un po' di riposo. Posi cenerà tutti insieme, sono riuscita a fare anche la crema pasticcerà per la felicita' di tutti.  Dopo cena si inizia a festeggiare a ridere a bere un liquore a parlare……Si fa tardi per la prima volta in tutto il cammino, ci si sposta nei letti dopo le undici ( orario proibitivo considerata la sveglia alle 4,30!!!!). SOno in camera con Pedro che dorme sul letto sora al mio, di fianco Jose' e RAul e dietro Amaya e Kim. MI mancherà' dormire in camerata anche se sono sicura che dormirò' meglio. Domani ci aspetta l'ultimo sforzo e poi , dicono, l'emozione della Cattedrael di SAntiago. Abbiamo prenotato un appartamento in centro a SAntiago: Io, Veronica , Sonia, Jose', Eduardo e Pedro. Siamo tutti pronti ad un week end di delirio.

El Camino Day 28 Palais de Rei - Ribadisio




Giornata memorabile. Ho camminato tutto il giorno con Pedro, persona splendida con la sua storia, le sue preoccupazioni. Siamo due anime affini per certi versi e per altri completamente differenti, ma abbiamo gli stessi valori e questo e' importante. Siamo tutti e due doloranti a causa della tendinite e quindi ci facciamo forza a vicenda. Il cammino era tutto in mezzo ai boschi, una meraviglia. Ci siamo poi fermati in questo piccolo paradiso con un rio e un ostello in pietra veramente prezioso: Ribadisio (RIbadiso da Baxio). Sono stanca sia fisicamente che moralmente, ho ormai la consapevolezza che in 2 giorni saremo a Santiago e  la cosa non mi piace per nulla. Mille domande si accumulano nel mio cervello: cosa faro' dopo? A tanti il cammino da' risposte, a me in realtà'; di risposte vere e proprio non ne ha date….anzi….forse mi ha fatto venire qualche dubbio in più' pero' e' riuscito a regalarmi speranza. IN questa tappa mi sono ricongiunta anche con gli italiani, mentre Jesus e Mose' ci hanno lasciati proseguendo per Santiago dato che non hanno più' tempo. LAsciarli e' stato triste…abbiamo cantato la Canzone del Sole per l'ultima cvolta mentre loro si allontanavano…..il Cammino da e il cammino toglie.