Taman Negara: la giungla
E' difficile iniziare un post quando le cose da dire sono tante e i pensieri si rincorrono uno dietro l'altro. Il viaggio tra Perhentians e Taman Negara e' andato bene 8 ore tra trasporto acqueo e terrestre, ma sono scivolate via tra una canzone e l'altra dell'Ipod.
Arrivo a Taman Negara a Kuala Tahan per la precisione e devo trovare dove dormire: i primi due ostelli pieni…..az' zainone in spalla e zaino più' piccolo davanti e cammina cammina….finalmente trovo posto all'Aki Chalet, carino, economico quello che mi ci vuole.
In camera con me due ragazze Olandesi (altissime!) con cui inizio a chiacchierare e scopriamo che tutt'e tre vogliamo fare il trekking di 2 gg e una notte nella giungla. Ottimo. Cerchiamo d trovare altre persone, si trova un ragazzo olandese che si unisce e andiamo al Family restaurant ( fantastico cibo e il proprietario e' un Malese gentilissimo che aiuta chiunque e conosce tutti). Fin della fiera ci ritroviamo in 10:
io
Silke e Iris (Olanda)
Myran (Olanda)
Isobel, Elia, Karolina e Kristina (Svezia)
e una coppia di francesi che non ho capito come si chiamassero……
Si parte!!!!!!! 2 ore di barca lungo il fiume il nostro viaggio durerà' 2 gg per percorrere 16,2 Km su una via aperta dagli elencanti….si dormirà' in una caverna. Nessuna comodità' a parte quelle che ci portiamo in spalla:
3 bottiglie da 1,5 L d'acqua, un sacco a pelo, un materassino, cibo, un piatto un cucchiaio un bicchiere…chi ha forza e spazio si carica un pochino di più'. Per cambiarmi porto solo un extra paio di pantaloni lunghi (per la notte).
Si inizia a camminare in questo vasto intricato reticolo di arbusti alberi e che ne so io…camminare nella giungla in realtà' significa praticamente correre..non ti puoi fermare e non puoi camminare lento o le sanguisughe ti si appiccicano addosso a decine, queste sono le uniche due note negative del viaggio: sanguisughe e il fatto che camminando così' veloce non e' che può proprio goderti il paesaggio e le bestioline che ti circondano. La camminata e' dura: torrenti da superare, alberi da saltare, bambu' spinosi da schivare, si scivola parecchio il terreno e' argilloso. ogni 45 minuti ci si ferma per riposarne 5, tutti beviamo, facciamo foto, la guida ( un ragazzo di nome Agip) ci spiega come gli aborigeni usino queste foglie o quelle foglie e per quale malanno. Incontriamo millepiedi giganti, millepiedi che profumano di mandorla, formiche giganti ( assaggiate…beh sono acide e fruttate, mi hanno ricordato le caramelle Selz). Dopo 5 ore e mezza di camminata arriviamo alla caverna dove passeremo la notte. Stanchi e sporchi ci guardiamo intorno , una caverna spaziosa con un soffitto alto. I pipistrelli sono un po' ovunque, ma la caverna e' alta a sufficienza perché' non ci notino neppure. Andiamo al fiume vicino, ci immergiamo, ci puliamo, prendiamo acqua a sufficienza per cucinare sia la sera che la colazione della mattina. Insomma siamo perfetti Boy Scout.
Tagliamo le verdure, si inizia a cucinare. Cala il buio ed ecco che metti candele un po' ovunque. La giungla si risveglia: iniziano dei rumori sconosciuti..insetti, animali, uccelli. Dopo cena ce la contiamo un po' su' e poi viaaa un bel giro intorno alla caverna per fari la lezione sulle specie notturne: ragni, millepiedi velenosi, scorpioni, ratti, pipistrelli, scarabei, grilli..insomma un po' di tutto. LA guida ci dice che dobbiamo preparare un falò' fumoso così che i predatori stiano lontani e che metterà' gli avanzi della cena poco prima del fuoco così; che se qualche animale volesse cibarsene no di dovra' avvicinare a noi. Durante la notte due gatti selvatici fanno capolino, ci svegliano, si cibano e vanno via. Un cinghiale ( beh si' insomma della specie che vive qui) si lamenta (forse glia beiamo acculato la sua caverna preferita). I pipistrelli iniziano a muoversi a volare….animali più' piccoli si muovono lungo le pareti. Verso le 3 del mattino un ratto fa capolino: una delle ragazze Svedesi se lo ritrova nello zaino mentre le ruba i biscotti…..attimi di scompiglio, ma dopo tutto ce lo aspettavamo.
La notte passa: scomodi, umidi e con poco sonno alle spalle ci prepariamo la colazione; MILO! (il Nesquik). Ripuliamo il tutto e viaaa verso la seconda parte dell'avventura. Altre 5 ore di cammino questa volta più' dure, molti saliscendi scoscesi, tanti torrenti, tanti tronchi d'albero da saltare e soprattutto un terreno scivolosissimo ricoperto di sanguisughe. Ci si attrezza con tabacco nelle calze e sale, ma non basta.
All'ora di pranzo arriviamo al fiume: bagno, nuotata e ci si prepara il pranzo. CI si riposa per circa due ore ormai siamo quasi alla fine manca solo un'ore e mezza all'arrivo.
Quando si riparte sono stanca, ma felice dell'esperienza. L'ultima ora e mezza e' stata dura. Sono scivolata, mi sono rotta i pantaloni ( per fortuna che avevo portato quelli lunghi!!!). un paio di lividi, qualche graffio, ma tutto bene. IL mio ginocchio ha ceduto….poco male.
La giungla e' sempre più' umida e il terreno sempre più' scivoloso. CI fermiamo a quello che chiamano Punto di osservazione uno chalet dove si può' anche pernottare dove c'e' un'enorme apertura da cui puoi osservare la vita (soprattutto notturna) degli animali. Ci si rinfresca, si beve l'ultima acqua rimasta e ci si incammina per l'ultimo sprint.
Ad un certo punto la giungla si apre vediamo un tappeto erboso ben tenuto siamo arrivati a Kuala Keniam. Ce l'abbiamo fatta. Siamo tutti sporchissimi, ci guardiamo applaudiamo, ci sorridiamo tutti soddisfatti di noi.
Io mi rendo conto che e' il 18 Marzo. Gwen se n'e' andato da un mese. E dedico a lui il mio successo.
English:
Taman Negara: the Jungle
It is very difficult to start a pst when the things to say are so many and the thoughts are following one each other. The trip from Perhentians to Taman Negara went smooth 8 hours between boat and buses, but it passed quickly between one song and the other from the Ipod. I arrive in Taman Negara in a village called Kuala Tahan to be precise and I need to find a Hostel. the first 2 I have tried are fully booked finally the third has vacancies in the dorm (thanks God my super backpack was heavy!): Aki Chalet, nice Comfy exactly what I need. I will share the room with tho Dutch girls (super tall), we start talking and we discover we want to do the same thing: 2 days /one night trip in the jungle. We team together and try to find other people. At the beginning we find a Dutch guy and we go to the Family Restaurant where the owner, a very nice MAlaysian guy super helpful, help us to book the guide.
At the end the team is of 10 people:
me
Silke and Iris (Holland)
Myran (Holland)
Isobel, Elia, Karolina and Kristina ( Sweden)
And a French couple that I did not get the name of….
Here we goo! 2 hours on the boat to get to the starting point so to walk back 16,2 Km on a trail opened by elephants….we will sleep in a cave. NO comfort only the supplies we have in our backpacks:
3 bottles of 1,5 L of water, can food, sleeping bag,a yoga mattress, a spoon , a plate a cup, who has space and strength carried a bit more. I take only along trousers change with me ( for the night).
We start walling in this amazing web of lianas, trees and whatever plant. Walking in the jungle it means more running not really walking because of the leeches that can crawl everywhere you do not want to take a slow walk. These are the 2 negative aspects of the trekking: walking so fast that you cannot even take pictures and the leeches.
The walk is hard: quick, many rivers to cross, tree to jump, throned lianas to avoid, the soil is clayey and very slippery. Every 45 minutes we make a stop we drink, we take pics, we chat, we breath Agip, our guide, explains us about aborigines traditions and culture, how they use certain plants as medicines. We meet giant millepedes, millepedes that smalls of almond, giant ants (tasted one it tastes like sour gummyes!!!). After 5 hours and a half we arrive at the cave where we will spend the night. Nackered and dirty we take a look around: the cave is big and the ceiling is white high : good for the bats.. BAts hanging everywhere , but because the ceiling is so high it will not be a problem. We walk to the near river, we wash ourselves and the clothes we collect water enough for cooking for the night and the day after. We are perfect Boy scouts.
We cut the veggies, cooking time! NIght has come, we chat a bit and then we are going for a discovering cave walk: spiders, millepedes, venom millepedes, scorpions, crickets, rats, bats. The jungle became alive: animals in the distance, animals nearby, crawling sounds of insects in the cave, wild boars and who know what. Agip advise the we need to prepare a smoky fire so that animals will stay away from us. He will put the remains of our food not far away from the fire so that predators can got here to feed. During the nights two wild cats came in and stole the food, a wild boars started lamenting probably coz we occupy his favorite cave bats starts flying around, small animals start walking near the wall….around 3 panic: one of the Swedish girl has a rat in the backpack it is stealing her biscuits….just a bit of a fuzz, but everybody is ok with that, we laugh and then back to sleep. As you can imagine not much of a sleep, all the sounds of the jungle, the sounds in the cave, the rat, sleeping on the ground…but it is ok I am glad I did it.
In the morning we woke u tired and all of us with back ache……we cook breakfast: MILO (Nesquik - hot chocolate) We clean around and our kitchenware and here we go with the second half.Another 5 hours to go, The second half is harder, more slippery, more rivers to cross , bigger trees to jump plus I was tired from the day before and the sleepless night. Leeches are everywhere. We put tobacco in our socks and cover our legs in salt. It is better , but some of them still crawling on you.. At lunch time we stop at the river, we cook, we swim, we take a rest for a couple of hours. When we start again I am really tired, but happy. The last hour and a half are the worst: difficult passages ( i fell down and rip off my trousers -luckily I had the long ones with me- a few scratches, couples of bruises, I am ok). Darn my knee!
JUngle is more humid every minute and the soil is slippery as Hell. We stop at the Observation point where there is a Chalet in which you can spend the night and observe the animals throughout a long window. We refresh< we drink the last water we had and then we start walking again for the last sprint.
At a certain point the jungle opens, a nice well-mantained mantle of grass opens ion front of us. We made it. We arrive in Kuala Keniam. We are all super dirty and super sweaty, we look at each other, we plause and we smile all satisfied of ourselves.
At this point I realize it is the 18th of March. Gwen has gone a month ago. And I dedicate my success to him.
Rambo? Chi era costui? Che dire. Sono felice che tu sia tornata sana e salva...a parte il piede...inquietante!Da Shanghai alla jungla: le diversita' del mondo.Foto splendide! Continuo a viaggiare con te, l'atlante sempre aperto, per "vedere" dove ti trovi. Un bacio.
RispondiElimina...Forse neanche io avrei toccato certi insetti!
RispondiElimina...sono preoccupata. Titta, che dici, sarà l'età? Hai battuto tuo fratello sul campo! Chi l'avrebbe mai detto! Ricordo due piccole dita che cercavano di prendere qualsiasi cosa si muovesse...
RispondiEliminaBah l'eta'...non saprei forse e' la natura uomo -donna.....noi ivecchiando non ci schifiamo piu' di nulla ( vedi pannolini, vomitino e che ne so io) e gli uomini piu' invecchiano e piu' si schifano.....vai a capire!
RispondiEliminaPuò essere. Forse si è manifestato il principino che era in lui!
RispondiElimina...ho detto:forse.
RispondiEliminaComunque brava Titta! Goditi più che puoi questi momenti, io e mamma siamo con te!
@luca: perfetto! Mi sembrava strano. Ti ricordi la scimmietta(era forse un macaco?) che volevi portare a casa dal Brasile?
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